La Maremma termale
a Maremma è un territorio vulcanico rinomato per le sue numerose aree termali, eccellenza di una regione nota in tutta Italia e non solo, per essere ricca di sorgenti curative, al punto da essere considerata, sin dall’antichità, una meta per il benessere. Gli etruschi furono i primi veri maestri e padri fondatori delle antiche terme maremmane, mentre i romani seppero sfruttare al meglio le proprietà curative delle acque sulfuree, come testimoniano le antiche Terme di Roselle, Terme del Bagnolo, Terme dell’Osa, Terme di Saturnia, Terme di Bagnore e Terme di Petriolo. Se alloggiate a Pitigliano, siete solamente a 7 minuti di automobile (6 km) dalle Terme di Sorano e a mezz’ora (30 km circa) dalle Terme di Saturnia.
La Maremma è pieno di pittoresco e bello; una bellezza particolare e un po selvaggia, è vero, come quello di una fanciulla indiana, ma affascinante nel suo selvaggio e incolto fiorire.
George Dennis, esploratore vittoriano, 1832
Terme di Sorano
Sin dall’epoca etrusca il territorio di Sorano si è distinto per la grande abbondanza di sorgenti d’acqua calda vulcanica, essendo uno dei comprensori termali con maggiore abbondanza di polle naturali sgorganti dal terreno. Tuttavia il primo utilizzo documentato di queste sorgenti è medievale e risale all’edificazione della Pieve di Santa Maria dell’Aquila, perché avviene proprio sopra una di esse.
Vista la presenza degli Aldobrandeschi e degli Orsini nel territorio di Pitigliano, di Sovana e di Sorano, si ritiene che le sorgenti siano state dapprima utilizzate quali bagni termali privati da queste importanti famiglie, per cadere poi nell’oblio in epoca novecentesca fino a essere del tutto inghiottite dalla vegetazione.
In tempi recenti è stata una scoperta casuale a riportare alla luce questo patrimonio termale, oggi inglobato all’interno di un moderno stabilimento.
Terme di Saturnia
La sorgente termale di Saturnia, nel comune di Manciano, sorge su un antico sito già luogo di villeggiatura termale in epoca etrusca e romana.
Da oltre 3000 anni, infatti, questa acqua termale sgorga ininterrottamente dal cratere naturale del vulcano spento a 37° costanti sia d’estate che d’inverno, con un ritmo di 800 lt al secondo.
Il nome “Saturnia” deriva da un’antica leggenda: il dio Saturno, in un gesto di collera e di disprezzo verso il continuo stato di guerra in cui versavano gli umani, scagliò un fulmine che aprì un cratere dal quale sorse una sorgente di acqua calda e sulfurea a 37° fissi, sia d’estate che d’inverno. L’acqua prodigiosa che ne sgorgò si offrì come panacea di tutti i mali e condusse l’umanità a vivere in pace e prosperità.
Le acque sulfuree di Saturnia formano cascate e si raccolgono in piscine naturali scavate nella roccia e disposte a gradoni, in cui ci si può immergere in totale relax, anche quando fuori fa freddo.
La sorgente Termale di Saturnia si trasforma poi in un ruscello chiamato “Il Gorello”. Questo piccolo corso d’acqua, un chilometro a valle, forma una cascata fino a riversarsi fragorosamente su grandi rocce: stiamo parlando delle note “Cascate del Mulino” a Saturnia, scenografiche piscinette naturali formatesi nel tempo per l’erosione, oggi annoverate tra le attrazioni imperdibili della Maremma Toscana, riconosciute come “Le Migliori Terme Libere al Mondo” da Lonely Planet.